Progressive del nuovo millennio

                         

 

 

 

 

"L’ensamble di Lodi, nelle dieci tracce del disco per una abbondante ora di musica, riesce ad abbinare dolcezza ed impeto in un vortice di suoni variegati-eclettismo stilistico-..."

"Angelicità nelle melodie con le tastiere in grandissimo spolvero e assoluta forza nelle parti più heavy prog con un chitarrismo vigoroso, queste le particolarità che trasportano il fruitore sopra un tappeto sonoro..."



L’ensamble di Lodi, nelle dieci tracce del disco per una abbondante ora di musica, riesce ad abbinare dolcezza ed impeto in un vortice di suoni variegati-eclettismo stilistico- sostenuti dalla voce possente e versatile di Simone Pesatori che affonda nel “sentire”

emotivo, tra l’altro in certi sprazzi di toni acuti mi ha ricordato David Surkamp dei Pavlov’s Dog.

Angelicità nelle melodie con le tastiere in grandissimo spolvero e assoluta forza nelle parti più heavy prog con un chitarrismo vigoroso, queste le particolarità che trasportano il fruitore sopra un tappeto sonoro che fluttua anche tra coretti simil beat-sixties che arricchiscono il prodotto.
I testi del vocalist Pesatori sono interessanti toccando-tra l’altro- tematiche di emarginazione,  d’amore, di dipendenza, di desiderio e di sogni marinareschi ma non solo, tutto in un’epica semantica che ben si abbina alla proposta sonora: un connubio vincente.